SIENA: Pinacoteca Nazionale
Questo palazzo, tra i vari Musei della Toscana,
racchiude la più bella e completa raccolta esistente di pittura
senese, dalle origini al Settecento. Sulle pareti si alternano
opere di Duccio e dei Lorenzetti, Simone Martini e Francesco di
Giorgio, Beccafumi e Sodoma, Francesco Vanni e Bernardino Mei.
All’ultimo piano, a sorpresa, il visitatore si trova immerso nella
collezione Spannocchi-Piccolomini, che può vantare capolavori di
pittori del calibro di Lorenzo Lotto e Durer. Una visita
indimenticabile per gli amanti dell’arte senese e della pittura
nordica.
PRATO: Museo Diocesiano
Il museo possiede una bellissima raccolta di quadri, sculture,
oreficerie, tessili e miniature, i cui esemplari più antichi
risalgono al XI – XII secolo. Questo insieme racconta
dettagliatamente la vita di Prato e della sua Cattedrale,
attraverso i secoli, proprio per questo rappresenta una importante
visita tra i musei della Toscana.
Perla della collezione è il notissimo pulpito di Donatello,
eseguito per la facciata del Duomo e ricoverato qui per motivi di
conservazione, dopo il recente restauro. Composto di marmo, bronzo
e tessere di mosaico, viene ancora utilizzato per l'ostensione
pubblica della reliquia della Sacra Cintola della Madonna.
PISA: Museo Nazionale di San Matteo
Tra i musei della Toscana, al di fuori delle più
note mete turistiche, il Museo Nazionale di San Matteo è una visita
tra le più interessanti. Questo museo possiede, infatti, una
ricchissima raccolta di dipinti su tavola a fondo oro realizzati
tra il XII e il XIV, ma anche importanti sculture ed opere
rinascimentali.
Artisti dello spessore di Nicola Pisano, Simone Martini, Gentile
da Fabriano, Masaccio, Donatello, Ghirlandaio, si alternano qui a
importanti pittori del luogo quali il Maestro di San Martino,
Giunta Pisano, Francesco Traini e molti altri. Visita i
musei della Toscana, sono un patrimonio artistico di
inestimabile valore.
PISTOIA: Museo civico
Come altro suggerimento di visita ai musei della Toscana,
segnalo il Museo Civico di Pistoia: il più importante museo della
città, che si trova all'interno dell'imponente mole del Palazzo
Comunale, iniziato nel 1295 durante la podesteria di Giano della
Bella.
Offre al visitatore la possibilità di “attraversare” sette secoli
di storia dell'arte pistoiese e fiorentina (XIII-XIX secolo),
grazie a mirabili pitture, sculture e opere di arti applicate
provenienti da chiese e conventi soppressi della città, nonché da
acquisti e da lasciti (Collezione Puccini). Degni di nota, la
tavola duecentesca con San Francesco e la Madonna della Pergola di
B. Detti.
AREZZO: Museo di Arte Medievale e Moderna
Ospitato in palazzo Bruni Ciocchi detto “della Dogana”, uno dei
più bei palazzi rinascimentali della città, il museo, costituito
fondamentalmente da due nuclei di collezioni - opere appartenenti
alla Fraternita dei Laici e al Comune di Arezzo - abbraccia
svariati secoli di vicende artistiche, riferite alla città di
Arezzo e non solo.
Dalla duecentesca Madonna col Bambino di Margarito d'Arezzo, alla
Madonna della Misericordia del rappresentante aretino del gotico
internazionale Parri Spinelli, alle opere di Bartolomeo della
Gatta, splendido epigono di Piero della Francesca, all'imponente
Convito per le nozze di Ester e Assuero, capolavoro di Giorgio
Vasari. Per la ricchezza e l’ampiezza delle sue collezioni, può
essere certamente annoverato tra i musei più
rappresentativi della Toscana e del territorio
aretino.
LUCCA: Musei di Villa Guinigi e Palazzo Mansi
I due musei, ospitati in importanti edifici
storici all’interno del centro cittadino, fanno ora da
straordinario sfondo a raccolte di arte strettamente connesse al
territorio lucchese, consentendoci di ammirare opere che coprono
un vastissimo arco di tempo. Dai reperti archeologici locali
risalenti all' VIII secolo a.C. fino agli illustrissimi
rappresentanti dell’arte lucchese, come il pittore tardogotico
Angelo Puccinelli.
Lo scultore, ingegnere e architetto Matteo Civitali e il grande
pittore neoclassico Pompeo Batoni, sono qui presenti accanto ad
artisti di primissimo ordine di tutta Italia e di tutti i secoli,
che pongono questi musei fra i più importanti
della nazione e la loro visita una esperienza
particolare. Rappresenta, senza dubbio, una tra le visite
ai musei della Toscana più apprezzate.
CARRARA: Museo civico del marmo
Il Museo civico del Marmo di Carrara, aperto nel 1982 su
iniziativa del Comune con lo scopo di documentare la locale
cultura del marmo, costituisce un'altra interessantissima visita
rivolta a quei musei della Toscana che sono nati
per promuovere la valorizzazione e la conservazione di importanti
aspetti della nostra storia e della nostra cultura.
Le collezioni esposte documentano infatti la cultura materiale del
marmo a Carrara attraverso i millenni - dall'epoca romana,
all'importante attività estrattiva all'epoca di Michelangelo, fino
ai tempi odierni - con una marmoteca composta da più di trecento
esemplari, tra i più importanti marmi d'Italia e i più
significativi graniti e pietre del mondo, con sei sezioni
specialistiche dedicate ai più importanti aspetti storici e
documentari.
LIVORNO: Museo civico Giovanni Fattori
Tra le proposte di visita ai musei della Toscana,
vi segnalo una importante collezione dedicata alla pittura
italiana dell'800, sia per gli appassionati di questo
interessantissimo periodo artistico, sia per coloro che desiderano
scoprirlo. All'interno della prestigiosa Villa Mimbelli, un tempo
residenza privata e poi sede museale dal 1994, sono infatti
raccolte ed esposte importanti opere d'arte livornese e toscana
dell'Otto e del Novecento.
Esponenti di punta della collezione, oltre ovviamente a Giovanni
Fattori, sono altri grandi nomi del movimento dei pittori della
“macchia”, quali Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Giovanni
Boldini,Vincenzo Cabianca. In altre sale sono esposte opere di
pittori e movimenti successivi, post-macchiaioli e divisionisti,
che rendono questa collezione civica – nel panorama dei musei
della Toscana – una delle migliori vetrine della
pittura italiana tra l'Ottocento e il Novecento.
GROSSETO: Museo Archeologico della Maremma
La visita alla sede del Museo, realizzata
nell'edificio che nell'Ottocento ospitava il vecchio Tribunale, vi
illustrerà la straordinaria e ricchissima archeologia della
Maremma. La collezione - iniziata dal Canonico Giovanni Chelli,
fondatore del Museo nel 1860 – è suddivisa in diverse sezioni:
oltre a una ricca raccolta di urne cinerarie etrusche volterrane e
chiusine, sono ospitati reperti provenienti dalle antiche città di
Roselle, Vetulonia e Vulci.
All'interno del panorama dei musei della Toscana
meno noti, questa visita ci permette
sicuramente di approfondire la conoscenza di questa parte del
nostro territorio, in cui la presenza di questa interessantissima
civiltà era fortemente radicata e proprio per questo ancora
tangibile.
Per visitare le città della Toscana, affidati ad una Guida turistica: saprà raccontarti l'arte, la cultura e la storia antica
Il piacere di condividere un’esperienza