Firenze: percorsi formativi nel turismo sociale
Nell'ambito delle iniziative riguardo il
Turismo Sociale
a Firenze, vorrei condividere con Voi un'esperienza
fatta con alcuni ragazzi di un centro
sociale
diurno, impegnato in un persorso formativo del benessere
psico-fisico di minori adolescenti. Con la finalità di inventarci
un'iniziativa che potesse costituire un valido diversivo dal
quotidiano, abbiamo progettato un percorso integrato che
permettesse di farci visitare
Firenze in maniera
diversa, realizzando dei percorsi di conoscenza della città in cui
i ragazzi vivono, scegliendo alcuni itinerari insoliti per
stimolare la loro curiosità e trasmettere i contenuti legati alla
storia e all'arte di
Firenze. Il principio
formativo rimaneva quello di sempre: divertimento (perchè no?) e
condivisione (tipica dell'esperienza educativa di gruppo).
In particolare sono state organizzate due uscite, una di “urban
trekking”, l'altra “alla scoperta delle botteghe d'oltrarno”:
turismo
sociale nella propria città ! Con la prima abbiamo
fatto una passeggiata sulle colline di San Miniato, attraverso
stradine insolite che si percorrevano prima della costruzione del
Viale dei Colli. Tra scorci mozzafiato e boschi che non ti
aspetti, siamo arrivati alla suggestiva chiesa di San Miniato al
Monte. Nella seconda uscita abbiamo scoperto il quartiere che si
sviluppa lungo la riva sinistra dell'Arno. Strade minuscole,
palazzi antichi, storie di epoche passate, altissime torri e poi
le botteghe degli artigiani, esempi concreti di creatività ed
esperienza artigiana. Durante il nostro percorso siamo stati
accolti dapprima nella bottega di un orafo scultore, che nella sua
bottega ci vive letteralmente, poi è stata la volta di Clet
Abraham. Molte delle eccentriche
street art performance di
Clet consistono nel modificare i cartelli stradali. Clet si è
raccontato ai ragazzi invitandoli ad esprimere qualcosa che per
loro fosse Arte. Tutti a disegnare, a scrivere e a colorare,
increduli ma divertiti.
Raccontata così, sembra che sia stata una “passeggiata”, in tutti
i sensi, invece non sono mancate le difficoltà. Come accade nei
momenti in cui si propone di uscire, nel centro
sociale
c'è stato chi ha accolto con favore l'idea di fare del “
turismo”
(pochi), e c'è chi si è irrigidito e ha preferito rimanere a fare
i compiti. Durante il percorso formativo siamo abituati a
comportamenti oppositivi da parte di adolescenti, sgarbati e
umorali, ma ogni volta ci stupiamo di quanto siano disabituati a
farsi meravigliare dal mondo. Per una figura educativa questa
considerazione, unita alle esperienze vissute, rappresenta
un'altra sfida, l'ennesima sfida formativa dei nostri ragazzi.
Turismo sociale: in collaborazione con il Centro
diurno “LO SCARABOCCHIO” di
Firenze, coordinato
da Andrea Cecchi.